Dott.ssa Bruna Bosone, Dietista
Cell. 388 7438998 bruna.bosone@gmail.com Borgaro(Torino)
Linee guida italiane 2010
Il diabete tipo 2 è causato da un deficit parziale di secrezione insulinica,
che in genere progredisce nel tempo ma non porta mai a una carenza assoluta di ormone
e che si instaura spesso su una condizione, più o meno severa, di insulino-resistenza
su base multifattoriale.
La sindrome metabolica pare essere determinante nell'insorgenza di questo tipo di diabete.
Si caratterizza per la presenza di almeno 3 di questi fattori:
a) Glicemia a digiuno > 100 mg/dl
b) Obesità centrale --> circonferenza vita > 102 cm per i maschi, 88 cm per le donne
c) Ipertensione arteriosa > 130/85 mmHg
d) Trigliceridi > 150 mg/dl
e) Colesterolo HDL < 40 nei maschi, 50 nelle donne.
Sono ad alto rischio di diabete le persone con età maggiore di 45 anni, associata ad un BMI (Indice di Massa Corporea)> di 25.
Prevenzione primaria: principali raccomandazioni
a) Evitare il sovrappeso e svolgere un’attività fisica regolare (20–30 minuti
al giorno o 150 minuti alla settimana) rappresentano i mezzi più appropriati
per ridurre il rischio di insorgenza di diabete mellito tipo 2 nei soggetti
con ridotta tolleranza ai carboidrati (IGT).
b) I soggetti con ridotta tolleranza ai carboidrati devono ricevere
un counseling sul calo ponderale, così come indicazioni per
aumentare l’attività fisica.
c) I soggetti con ridotta tolleranza ai carboidrati devono essere incoraggiati
a modificare le abitudini alimentari secondo queste indicazioni:
o ridurre l’apporto totale di grassi (< 30% dell’apporto energetico giornaliero)
e particolarmente degli acidi grassi saturi (meno del 10% dell’apporto calorico
giornaliero);
o aumentare l’apporto di fibre vegetali (almeno 15 g/1000 kcal).
Attività fisica
Al fine di migliorare il controllo glicemico, favorire il mantenimento di un peso
corporeo ottimale e ridurre il rischio di malattia cardiovascolare,
sono consigliati almeno 150 minuti/settimana di attività fisica aerobica
di intensità moderata (50–70% della frequenza cardiaca massima) e/o almeno
90 minuti/ settimana di esercizio fisico intenso (> 70% della frequenza cardiaca massima).
L’attività fisica deve essere distribuita in almeno 3 giorni/settimana e non ci
devono essere più di 2 giorni consecutivi senza attività.
Nei diabetici tipo 2 l’ esercizio fisico contro resistenza ha dimostrato
di essere efficace nel migliorare il controllo glicemico così come la combinazione di attività aerobica e contro resistenza.
I diabetici tipo 2 devono essere incoraggiati a eseguire esercizio fisico contro resistenza secondo un programma definito con il diabetologo per tutti i maggiori gruppi muscolari, 3 volte/settimana.
Raccomandazioni nutrizionali per la prevenzione del diabete
Le persone ad alto rischio di diabete devono essere incoraggiate
all’introduzione di un’ alimentazione ricca di fibre provenienti da ortaggi,
frutta e cereali non raffinati e povera di grassi di origine animale ( dieta mediterranea ).
Raccomandazioni nutrizionali per il trattamento del diabete
Un calo ponderale è raccomandato per tutti i soggetti adulti in sovrappeso
(BMI 25,0–29,9 kg/m2)
od obesi (BMI ≥ 30 kg/m2).
L’approccio principale per ottenere e mantenere il calo ponderale è la modificazione
dello stile di vita, che include una riduzione dell’apporto calorico e un aumento
dell’attività fisica. Una moderata riduzione dell’apporto calorico (300–500 kcal/ die)
e un modesto incremento del dispendio energetico (200–300 kcal/die) permettono
un lento ma progressivo calo ponderale (0,45–0,90 kg/settimana).
Nel breve periodo sia una dieta naturalmente ricca in fibre vegetali
sia una dieta a basso contenuto di grassi, sia una dieta a basso contenuto di
carboidrati possono essere efficaci nel determinare un calo ponderale.
Carboidrati
Sia la quantità sia la qualità dei carboidrati dei cibi possono influenzare la risposta glicemica.
Indice glicemico
L’indice glicemico (indica la velocità con cui aumenta la glicemia in seguito all'assunzione di un quantitativo dell'alimento contenente 50 g di carboidrati) deve essere considerato nella scelta degli alimenti da introdurre nella dieta della persona con il diabete. Una dieta ricca di cibi a basso indice glicemico può, infatti, determinare un miglioramento del controllo glicemico, riducendo anche il rischio di ipoglicemia.
Grassi
L’apporto giornaliero di grassi saturi deve essere inferiore al 7–8%.
Si raccomanda l’introduzione di almeno 2 porzioni alla settimana di pesce,
poiché fornisce acidi grassi omega3 .
Dolcificanti
I dolcificanti acalorici (saccarina, aspartame, acesulfame K, sucralosio)
non nutritivi, sono sicuri quando consumati in quantità giornaliere moderate.
Si incoraggia l’introduzione di cibi naturalmente ricchi di antiossidanti,
microelementi e altre vitamine: vegetali e frutta devono essere promossi
nelle persone con il diabete.
Attività fisica | Movimento corporeo prodotto dalla contrazione di muscoli scheletrici che richieda una spesa energetica in eccesso rispetto alla spesa energetica a riposo |
Esercizio fisico | Movimento corporeo programmato, strutturato e ripetuto, eseguito allo scopo di migliorare o mantenere una o più componenti in buona forma fisica |
Esercizio aerobico | Movimenti ritmici, ripetuti e continui degli stessi grandi gruppi muscolari per almeno 10 minuti ciascuno. Gli esempi comprendono camminare, andare in bicicletta, corsa lenta, nuoto, esercizi aerobici acquatici e molti sport |
Esercizio contro resistenza | Attività che utilizzano la forza muscolare per muovere un peso o lavorare contro un carico che offre resistenza |